INTERROGAZIONE Definizione nuovo Piano Oncologico Nazionale

Senato della Repubblica

Atto n. 3-02974 (in Commissione)

Pubblicato il 28 giugno 2016, nella seduta n. 648

CONSIGLIO, ARRIGONI – Al Ministro della salute –

Premesso che:
l’AIRTUM (l’associazione italiana registri tumori) stima in 3 milioni i pazienti affetti da patologie oncologiche in Italia;
nel 2011 l’Istat ha certificato la morte per cancro di 173.636 persone;
il rapporto AIOM 2016 afferma che le guarigioni degli italiani colpiti dal cancro aumentano: oggi il 68 per cento dei cittadini a cui vengono diagnosticati tumori frequenti sconfigge la malattia; un recente studio presentato dal Censis sostiene che 11 milioni di italiani rinunciano alle cure per l’entità della compartecipazione alla spesa sanitaria con una crescita di 2 milioni rispetto al 2012;
si registrano numerosi casi di ospedali che esauriscono le risorse a loro disposizione per la cura dei tumori e che, pertanto, rifiutano i nuovi pazienti;
l’attuazione del piano oncologico nazionale 2013-2016 è molto parziale, viste le disparità di trattamento dei pazienti nelle diverse Regioni;
secondo la definizione data dal Governo, gli obiettivi più rilevanti del piano consistono, da una parte, nella possibilità di offrire standard diagnostici e terapeutici sempre più elevati a tutti i cittadini italiani, riducendo il gap esistente fra le diverse aree del Paese e, dall’altra, nel contenimento della spesa sanitaria grazie ad una sempre maggiore razionalizzazione delle risorse;
non sono noti gli orientamenti del Governo in merito alla definizione del nuovo piano oncologico nazionale né è noto il processo che sarà seguito per la sua redazione;
la difficoltà maggiore risiede nella mancata definizione di obiettivi effettivamente misurabili attraverso indicatori predefiniti oltre all’assenza di sanzioni per i soggetti che non dovessero raggiungerli,

si chiede di sapere:

  • se il Ministro in indirizzo stia lavorando alla definizione del nuovo piano oncologico nazionale;
  • quale tipo di processo e quale tempistica si seguirà nella redazione del piano e se esista una commissione composta da esperti di massimo livello dedicati a questa tematica;
  • se la Conferenza Stato-Regioni sia deputata a ratificare le decisioni prese a livello nazionale con il piano;
  • quali orientamenti intenda seguire per l’identificazione di obiettivi misurabili attraverso indicatori predefiniti da raggiungere a livello regionale, tali da consentire di calcolare con sufficiente verosimiglianza le spese sostenute per conto di altre Regioni.

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=981641

 

Camera dei Deputati

Legislatura: 17

Seduta di annuncio: 645 del 30/06/2016

Primo firmatario: ATTAGUILE ANGELO

Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE – LEGA DEI POPOLI – NOI CON SALVINI

Data firma: 30/06/2016

Al Ministro della salute –  Per sapere – premesso che:
l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro riporta come ogni giorno in Italia si scoprono quasi 1.000 nuovi casi di cancro;
sempre secondo tali dati si stima che nel nostro Paese vi siano nel corso dell’anno circa 363.000 nuove diagnosi di tumore (esclusi i tumori della pelle, per i quali è prevista una classificazione a parte a causa della difficoltà di distinguere appieno le forme più o meno aggressive), circa 194.400 (54 per cento) fra gli uomini e circa 168.900 (46 per cento) fra le donne. Lo affermano i dati dell’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) relativi al 2015. Negli ultimi anni sono complessivamente migliorate le percentuali di guarigione: il 63 per cento delle donne e il 57 per cento degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi;
il miglioramento della situazione risulta essere merito soprattutto della maggiore adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, e della maggiore efficacia delle terapie. Molti tumori potrebbero, infatti, essere prevenuti o diagnosticati in tempo se tutti adottassero stili di vita corretti e aderissero ai protocolli di screening e diagnosi precoce;
a fronte di questo dato vi è purtroppo il fenomeno sempre più ampio di cittadini che non fanno più prevenzione a causa del costo elevato dei ticket per gli esami strumentali;
in questa prospettiva il Censis ha presentato recentemente uno studio che dimostra come ben 11 milioni di italiani rinuncino alla prevenzione e a alle cure a causa di questi costi crescenti;
esiste poi il fenomeno dell’esaurimento delle risorse da parte degli ospedali per la cura dei pazienti oncologici; questo comporta importanti fenomeni di migrazione sanitaria e pazienti che non hanno accesso alle cure;
il piano oncologico nazionale (PON) è uno strumento che il Governo ha posto in essere per garantire standard diagnostici e terapeutici elevati ai cittadini italiani, tentando di ridurre le disomogeneità fra regione e regione nella stretta osservanza della gestione ottimale delle risorse al fine di contenere la spesa sanitaria;
il Pon 2013/2016 ha avuto un’attuazione molto modesta, poiché in esso non sono presenti degli indicatori predefiniti né obiettivi concretamente misurabili da parte delle istituzioni sanitarie né tanto meno di sanzioni in caso di mancato raggiungimento degli stessi;
il Pon è quindi in scadenza e il Governo non ha reso noti in nessun modo i suoi intendimenti per il futuro né in termini di tempo necessario all’approvazione che di obiettivi:

se il Ministro interrogato,

  • sia a conoscenza della situazione e se, non intenda attivarsi, nel più breve tempo possibile, per la definizione del nuovo Pon;
  • in particolare, se, con la predisposizione di tale piano si intendano definire sia obiettivi misurabili sia indicatori predefiniti a livello regionale, al fine di consentire la verifica delle spese sostenute nei casi di migrazione sanitaria riuscendo in questo modo ad ottemperare alla necessità di contenimento della spesa sanitaria e assicurando un’omogeneità qualitativa di accesso alle cure per i pazienti.

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/13644&ramo=CAMERA&leg=17