Dal Governo

ILVA di Taranto, questione aperta: monitoraggio e bonifica vanno avanti

Il 24 febbraio il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Antonio Gentile ha risposto all’interpellanza urgente presentata il 31 gennaio dall’On. De Lorenzis (Movimento 5 Stelle) sulla situazione dell’ILVA di Taranto e i rischi per i cittadini.
Nell’atto l’On. De Lorenzis evidenziava come lo studio epidemiologico sugli effetti delle esposizioni ambientali sulla popolazione residente a Taranto, Massafra e Statte concludeva che «l’esposizione continuata agli inquinanti dell’atmosfera emessi dall’impianto siderurgico ha causato e causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell’organismo umano che si traducono in eventi di malattia e morte. Le metodologie adottate hanno permesso di quantificare i rischi di malattia
e morbosità derivanti dalle esposizioni recenti e passate.
Citava inoltre una lettera del sindaco di Taranto al Ministro Lorenzin in cui chiedeva lumi in merito ai pericoli potenziali per i cittadini dei citati comuni, minacciando di emettere un’ordinanza di chiusura dell’impianto.
In conclusione si chiedeva di sapere:
1. se il Ministro interpellato abbia risposto alla lettera del sindaco di Taranto e quali siano i contenuti di tale risposta ovvero, in caso negativo, quali siano le motivazioni della mancata risposta;
2. se intenda chiarire in quale caso il sindaco di Taranto può emanare un’ordinanza per la chiusura dello stabilimento dell’Ilva a tutela della salute pubblica.
Nella sua strutturata risposta, il sottosgretario Gentile ha affermato che, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, lo studio epidemologico citato, rispetto agli studi precedenti, fornisce ulteriori indicazioni sulla necessità di monitorare lo stato dell’ambiente e della salute della popolazione residente nell’area di Taranto e di prendere immediate misure di mitigazione della contaminazione presente, ma che il grado di esposizione non permette di ricondurre l’aumento di mortalità all’esposizione stessa. In sintesi, l’Istituto Superiore di Sanità afferma che gli studi condotti negli ambiti del citato progetto evidenziano, in generale, con qualche piccolo distinguo, una situazione ambientale-sanitaria per il territorio di Taranto paragonabile a quella di un’area urbana ad alta antropizzazione.
Il sottosegretario ha infine illustrato tutti gli stanziamenti posti in essere dal Governo per la tutela della salute dei cittadini, incluso un finanziamento di 100 milioni di euro da devolvere alla riqualificazione e all’ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica alle regioni del Sud, compresa, quindi, la regione Puglia.
Nella sua replica, il deputato pentastellato esprime un giudizio molto duro sull’operato del Governo e conclude: “Tutte le mitigazioni che possono derivare dall’applicazione dell’autorizzazione integrata ambientale e dalle prescrizioni che voi continuate a posticipare – addirittura date la facoltà ai soggetti subentranti di posticiparle e di attuarle in tempi diversi da quelli stabiliti – non sono altro che una pezza, non sono altro che un timido tentativo di mascherare quanto sta avvenendo a
Taranto cioè il fatto che centinaia di persone si ammalano ogni anno e che migliaia di persone sono continuamente esposte a inquinanti che prima o poi avranno, come dicono gli studi epidemiologici, un effetto molto forte, molto visibile sulla morbosità e mortalità dei cittadini. Quindi, a fronte del fatto che voi sapete che quello stabilimento produrrà, produce e ha prodotto eventi di malattia e morte, l’unica cosa che fate è semplicemente lavarvi le mani, dando pochi spiccioli per le strutture sanitarie.

L’atto completo al link:
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=2/01630&ramo=CAMERA&leg=17

La risposta alle pagg. 19/24 del resoconto al seguente link:
http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0748/stenografico.pdf

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